Problematiche cervicali: l’importanza della valutazione oggettiva del Range Of Motion

Autore: Dott. Alessio Liberati


La vertigine cervicogenica è una sensazione non specifica di alterato orientamento nello spazio, disequilibrio ed instabilità, dovuta ad alterazioni dei segnali provenienti dai recettori articolari o muscolari del rachide cervicale superiore.

Spesso questo tipo di problematica è associata a una riduzione del range di movimento del rachide cervicale, limitazione che deve essere il più possibile recuperata in fase di riabilitazione. Una valutazione oggettiva della mobilità del rachide cervicale risulta quindi fondamentale sia in prima visita per valutare il paziente e definire il piano riabilitativo, sia nel follow up per verificare i miglioramenti, coinvolgendo il paziente sui progressi del percorso riabilitativo.

Disporre di una misurazione precisa e accurata consente di rilevare ogni minima limitazione, anche quelle che non possono essere valutate con i metodi tradizionali. A tale scopo, le nuove tecnologie come baiobit consentono di misurare in maniera oggettiva e ripetibile la mobilità del rachide cervicale.

Anamnesi

Uomo di 52 anni si presenta in studio con vertigini cervicogeniche, diagnosticate da medico specialista, il quale ha eseguito diagnosi differenziale escludendo disfunzioni o patologie gravi.

Il paziente nell'esecuzione dei movimenti del collo riferisce:

  • vertigini
  • dolore cervicale
  • acufene

Valutazione

Per valutare il dolore e l'eventuale limitazione di movimento a livello cervicale del paziente è stato scelto di utilizzare il test Cervicale, eseguito con il sistema baiobit (figura 1):

  • rotazione sinistra 64°, rotazione destra 63°, con dolore VAS 8/10
  • estensione 49°, flessione 54°, con dolore VAS 6/10
  • flessione laterale sinistra 47°, flessione laterale destra 36°, senza dolore VAS 0/10
Fig. 1 – Valutazione iniziale del ROM cervicale

Come mostrano i risultati del test, dalle normalità automaticamente fornite dal sistema, si evidenzia una generale limitazione funzionale nei tre piani di movimento che risulta più marcata sul:

  • piano orizzontale
  • piano sagittale

A seguito dei test eseguiti con baiobit, il Dottor Liberati ha impostato un percorso riabilitativo della durata di 15 giorni con lo scopo di recuperare le limitazioni di movimento cervicale evidenziate.

Programma riabilitativo:

  • due trattamenti manuali di Manipolazione Fasciale metodo Stecco® a distanza di una settimana l'uno dall'altro;
  • esercizi per casa assegnanti tramite baiobit (figura 2):
    – Cervical clock
    – Neural glide
Fig. 2 – Esercizi assegnati per casa tramite software baiobit

Risultati

Al termine di ogni seduta è stata eseguita una rivalutazione del ROM cervicale (figura 3), per monitorare i progressi ottenuti passo dopo passo:

Fig. 3 – Valutazione del ROM cervicale

Dopo 2 settimane, terminata la terapia, dalla valutazione dell'evoluzione del ROM e dalla sintomatologia dolorosa è emerso un miglioramento della mobilità e una netta diminuzione dei sintomi (figura 4).

In particolare, dalla valutazione iniziale alla rivalutazione della seconda seduta, è stato possibile verificare i seguenti progressi:

  • Rotazione dx – miglioramento del 30%
  • Rotazione sx – miglioramento del 26%
  • Estensione – miglioramento del 40%
  • Flessione – miglioramento del 26%
  • Piegamento laterale destro – miglioramento del 26%
  • Piegamento laterale sinistro – miglioramento del 11%
  • Scomparsa della sintomatologia dolorosa
Fig. 4 – Comparazione dei risultati

Conclusione

Grazie al percorso riabilitativo eseguito, il paziente è ora in grado di mantenere uno stile di vita attivo e compatibile con le sue esigenze quotidiane. Il riscontro dei dati oggettivi ottenuti grazie a baiobit ha permesso sia di monitorare passo per passo l'evoluzione del range di movimento sui diversi piani anatomici sia di coinvolgere il paziente mostrandogli i progressi della terapia.

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